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Kollabor, un centro di sostenibilità, pedagogia esperienziale e innovazione

Kollabor Project

Nella nostra comunità Atlas World ci sforziamo di mostrare e mettere in evidenza il maggior numero possibile di aziende e progetti etici, sostenibili e creativi. In questo senso, abbiamo già avuto interessanti incontri con i direttori di Vagheggi e Respray Solutions, per discutere delle potenzialità della sostenibilità nell’industria della bellezza. Inoltre, abbiamo esaminato la consapevolezza nel settore culinario con la guida del direttore della Fondazione Heroes of Responsible Dining.

Questa volta abbiamo affrontato i concetti di creatività, innovazione e sostenibilità da un’altra prospettiva. In un’intervista con Sándor Koszecz, il fondatore del progetto Kollabor, abbiamo avuto modo di conoscere un’iniziativa unica che combina pedagogia esperienziale e innovazione sociale. Sándor Koszecz, il fondatore del progetto, ha condiviso informazioni dettagliate sul progetto Kollabor, sostenuto dalla fondazione, sulle sue sfide, sui suoi risultati e sul suo futuro.

L’inizio e l’evoluzione del progetto Kollabor

Il progetto Kollabor è stato avviato nel 2017 nell’ambito di una finanziamento dell’Unione Europea, inizialmente incentrato sulla creazione di un centro di esperienze di scienze naturali. Grazie alla sovvenzione, fino al 2020, sono stati coinvolti oltre 6.500 studenti di istituti scolastici della contea di Békés in sessioni pedagogiche esperienziali. Tuttavia, le sfide poste dal Covid e dalle condizioni di quarantena hanno fatto comprendere che Kollabor non è solo un centro scientifico, ma anche un polo di innovazione e un incubatore di startup. Di conseguenza, dopo la fase di sovvenzione, le attività sono continuate su questa linea, con il progetto di punta, il Microgarden, che funge da prova perfetta di tutti questi aspetti.

Attualmente il progetto Kollabor, in quanto iniziativa sostenuta da una fondazione, sta per essere liquidato e cesserà di esistere nella sua forma attuale. Tuttavia, i fondatori sono determinati a non lasciare che i risultati professionali vadano sprecati e a continuare il loro duro lavoro.

Spazio di innovazione economica, sociale e pedagogica

L’apprendimento esperienziale e l’innovazione pedagogica sono fondamentali nella pedagogia esperienziale, pertanto tutte le attività sono state costruite intorno a questo concetto, incorporando la sostenibilità in ogni fase. L’obiettivo era stimolare la curiosità degli studenti e, attraverso di essa, attivare livelli motivazionali e di ispirazione. Guardando al quadro generale, in quanto incubatore di startup, Kollabor diventa uno spazio di innovazione economica. Se visto come uno spazio comunitario innovativo in cui emergono idee creative, diventa uno spazio comunitario di innovazione sociale. Sándor ha precisato che è importante affermare che il progetto funge da spazio di innovazione sociale, economica e pedagogica contemporaneamente, ma nelle attività di Kollabor questi tre livelli non possono essere separati. Tutto è costruito su di essi; rappresentano il fulcro di tutto.

Formato commerciale invertito

Sándor ha rivelato alcune sfide durante il progetto, come le rigide limitazioni del sistema di sovvenzioni. Ha anche sottolineato il formato aziendale unico del progetto, una struttura aziendale invertita. Mentre ogni azienda mira a essere la migliore in un determinato campo professionale, un makerspace, come Kollabor, possiede un po’ di conoscenza in ogni campo in modo orizzontale. Sándor ha affermato: “Non siamo esperti in nulla, ma siamo abbastanza bravi in tutto“. Questa forma d’impresa può non essere logica, ma è necessaria, poiché la conoscenza orizzontale, la capacità di collegare cose apparentemente non correlate, è essenziale. Molte innovazioni nascono da qui, anche se non è una struttura aziendale facile da costruire e sviluppare.

Creazione di valore nel futuro

Nell’intervista, Sándor ha ricordato alcune tappe importanti del progetto, sottolineando la creazione dello spazio, lo sviluppo di un sistema pedagogico unico e il fatto che, anche durante la pandemia, sono riusciti a sviluppare ulteriormente Kollabor, raggiungendo la fase di lancio del progetto Microgarden.

Sándor ha anche parlato dei suoi progetti futuri, sottolineando il ruolo dell’innovazione sociale e della creazione di valore. Mentre Kollabor cesserà di esistere nella sua forma attuale, continuerà il suo lavoro con il progetto Microgarden e il programma di incubazione di startup. Al momento del rilancio, l’obiettivo è quello di creare uno spazio di innovazione sociale basato sulla pedagogia esperienziale, alla ricerca di partner imprenditoriali, perché si vuole che questa sia una causa condivisa.

È giusto dire che Kollabor non è solo un progetto, ma un centro innovativo in continua evoluzione che collega esperienze scientifiche, creatività e collaborazione comunitaria. Sándor Koszecz e il suo team hanno compiuto passi straordinari nella pedagogia esperienziale e nell’innovazione sociale e intendono continuare a farlo anche in futuro.

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