SOMMARIO:
- PERCHÈ LE SOFT SKILLS SONO DIVENTATE COSÍ IMPORTANTI?
- L’IMPORTANZA DI VALUTARE LE SOFT SKILLS
- SVILUPPARE LE SOFT SKILLS DI LAVORATORI E LEADER
- VALUTAZIONE E FORMAZIONE GAME-BASED DELLE SOFT SKILLS
PERCHÉ LE SOFT SKILLS SONO DIVENTATE COSÍ IMPORTANTI?
Che sia a lavoro, durante un colloquio di lavoro o parlando di possibili promozioni, soft skills è un termine che ci si è abituati a sentire. Infatti, sono diventate sempre più presenti nella vita di tutti. Capire cosa sono, e soprattutto perché e come sviluppare le soft skills è dunque fondamentale. Non a caso, i CEO passano il 20% in più del tempo della media ad impararle (Linkedin 2020 workplace learning report)
COSA SONO ESATTAMENTE LE SOFT SKILLS
Per capire veramente cosa sono le soft skills, può essere utile partire con un paragone col loro opposto. Se le hard skills toccano le conoscenze e le abilità lavorative che una persona ha, le soft skills fanno riferimento alla persona e al suo comportamento. Possono essere viste come tratti caratteriali e skills interpersonali che vanno poi a formare il modo in cui una persona costruisce e gestisce le relazioni con gli altri. I sociologi offrono un altro punto di vista a riguardo: sono il quoziente intellettivo emotivo di una persona (EQ), a complemento del quoziente intellettivo.
Se queste definizioni possono sembrare complicate, degli esempi tolgono velocemente i dubbi. Il Global Talent Trends report di Linkedin elenca alcune delle più importanti. Pensiero critico, problem solving, lavoro di gruppo, leadership… sono quelle che normalmente tutti scrivono nel proprio curriculum. Si spiegano da sole e lasciano percepire l’importanza nascosta dentro le parole “Soft skills”. Comunque, la lista include anche abilità più particolari come scioltezza interculturale, scrittura professionale, parlare in pubblico ed etica di lavoro.
PERCHÈ LE SOFT SKILLS STANNO DIVENTANDO COSÌ IMPORTANTI SUL LUOGO DEL LAVORO?
Il nostro mondo sta diventando costantemente sempre più grande e complesso, e lo stesso vale per il luogo di lavoro. Perfino qualcosa di positivo, come lo smart working, può portare maggiori complicazioni nell’ambiente lavorativo.
Sia per il datore di lavoro che per il lavoratore, il bagaglio di skills richieste cresce ogni giorno. Se la necessità di imparare nuove conoscenze o abilità, come usare una nuova tecnologia o software, è esplicita e sotto il sole, l’importanza di aumentare le proprie soft skills può non essere così ovvia.
Se un lavoratore non sa come usare Excel, le conseguenze sono facili da notare. Ma se qualcuno non è granché bravo a lavorare in gruppo, o ha difficoltà a parlare in pubblico, la perdita di performance ed efficienza non è così diretta. In ogni caso però, è reale. E tutto questo sta diventando costantemente più importante ed esplicito. Specialmente dopo che delle ricerche hanno evidenziato come le soft skills aumentino direttamente la performance lavorativa.
Cosa dicono le ricerche sull’importanza delle soft skills
Linkedin è solo un esempio di molti siti, aziende e blog che aggiornano, anno dopo anno, report dopo report, le soft skills più richieste, assieme a tutti i benefici per i reclutatori, manager e lavoratori. È anche interessante da considerare che, guardando alle hard e soft skills più richieste del 2020, le seconde sono soggette a costanti cambiamenti in priorità e crescita di considerazione.
Digitalizzazione, internazionalizzazione, considerare nuovi rischi per le organizzazioni che richiedono una veloce risoluzione, la crescita di competizione, gestire più persone e lavorare assieme o anche semplicemente comunicare online. Tutti questi cambiamenti, facilmente familiari, stanno dando una crescente importanza alle soft skills.
Il Dipartimento per il Lavoro degli Stati Uniti riporta che i datori di lavoro ricercano altamente le soft skills, in ottica di assunzione. Infatti, dal punto di vista del reclutamento, l’analisi de The Burning Glass ha evidenziato che una skill su tre richiesta nelle offerte di lavoro è una soft skill. Leadership e lavoro di gruppo sono particolarmente apprezzate, secondo un sondaggio della National Association of Colleges and Employers. Valutare e riconoscere le soft skill, dunque, è estremamente importante per i datori di lavoro e i recruiter.
Riguardo alla formazione fatta dalle aziende per migliorare le performance, il report di Linkedin cita le soft skills come la priorità in questo campo. I talent developer si concentrano sul costruire le soft skills, con i manager che dedicano il 30% del tempo in più della media a svilupparle. Dunque, migliorare le soft skills, e trovare i migliori metodi per potenziarle, è importante tanto per i manager quanto per la produttività dell’intera azienda.
COME SONO UTILI LE SOFT SKILLS PER I MANAGER E I LAVORATORI
Al contrario delle hard skills, le soft skills non si applicano solo a un’area o lavoro specifico. Possono dunque essere una risorse importante a 360 gradi. Indipendentemente dalla conoscenza personale o posizione di lavoro. I benefici di padroneggiare le soft skills, per i lavoratori come i manager, sono la prima motivazione per il loro miglioramento.
Per molti tipi di lavori, vi è un punto critico in comune: lavorare efficacemente assieme ad altre persone. Non è un caso se 4 su 10 delle top soft skill del World Economic Forum riguardano le relazioni sociali. Buona comunicazione, collaborazione, lavoro di gruppo… sono necessarie affinché un gruppo sia più efficiente della somma degli individui.
Inoltre, i manager non possono sempre controllare i propri lavoratori. Skill come pensiero critico, problem solving e saper prendere decisioni sono elementi chiave per essere realmente indipendenti e affidabili. Normalmente, vengono acquisite con le esperienze, Tuttavia, saltare la fase del “sbagliando si impara” può essere molto positivo per l’azienda.
Dalla loro parte, i manager possono allo stesso modo beneficiare delle soft skills. Uno studio di harvard riporta come il 91% del leader pensa che la compassione sia un elemento chiave per la leadership. Allo stesso modo, Intelligenza sociale ed empatia possono realmente migliorare le relazioni coi propri dipendenti. Le skill comunicative dei manager portano a minori conflitti e fraintendimenti. Non di meno importanza, aiutano a mantenere in linea con le aspettative i progetti e le iniziative.
L’IMPORTANZA DI VALUTARE LE SOFT SKILLS
Se le soft skills sono importanti, lo è dunque è valutarle. Ciò permette di avere maggiore consapevolezza, di capirle a fondo. Dopodichè, non sarebbero più semplici parole messe nel CV. È facile scrivere di possedere “leadership” o “teamwork”. Ma è diverso, per un manager o per le Risorse Umane, provarlo realmente. Le soft skills dei candidati sono difficili da valutare, ma può essere estremamente utile per l’organizzazione.
PERCHÈ VALUTARE LE SOFT SKILLS
Perchè farlo? Per assumere, in primis. Il 91% dei reclutatori concorda che le soft skills sono il futuro del reclutamento. Precedentemente abbiamo visto quanto queste siano importanti per i dipendenti. Dunque, poter selezionare i lavoratori che le possiedono già può essere cruciale. Significherebbe risparmiare tempo e denaro per la formazione. Ma anche che il lavoratore si inserirà meglio nell’azienda. O ancora, questo extra step nella selezione permette ai manager di scegliere esattamente il tipo di lavoratore che vorrebbero.
Una compagnia tra tutte sta infatti già assumendo per soft skills. Shell seleziona i candidati in grado di guidare l’innovazione e sfidare lo “status quo”, perché ritiene che il consenso non porti sempre alle migliori decisioni.
Conoscere il livello delle soft skills dei dipendenti è fondamentale anche per i manager. E non è possibile semplicemente osservandoli a lavoro. Un leader non può perdere tempo a seguire tutti. Né aspettarsi che, con lui presente, i lavoratori mantengano esattamente lo stesso solito comportamento. Una valutazione delle soft skills andrebbe quindi a produrre delle informazioni specifiche e utili. Evidenzierebbe le debolezze e i punti di forza di un’azienda, per esempio. Una mancanza di collaborazione e team work rallenta i progetti. Mentre leadership e decision making permettono di poter contare di più su una persona.
COME VALUTARE LE SOFT SKILLS
Accertare le soft skills, di nuovo, non è qualcosa facile e veloce. LinkedIn’s Global Trend Report 2019 ha scoperto che il 57% delle aziende lo trova molto difficile. E questo sicuramente scoraggia la creazione di un processo formale e strutturato di valutazione. Solo il 41% di queste, infatti, ne prevede uno per valutare le soft skills.
Ci sono molti metodi per valutare le soft skills. Ciascuno coi suoi pro e contro. Domande comportamentali, leggere il linguaggio del corpo e “situational questions” sono i più usati.
Comunque, l’output può facilmente deludere. Scoraggiando poi ulteriormente un sistema serio e sistematico di valutazione e controllo per i dipendenti e il reclutamento. Le risposte ai test possono essere forzate in positivo. L’analisi può andare incontro a dei bias da parte dei ricercatori. O i risultati possono essere troppo generali e non confrontabili.
Un’altra opzione sono i Tech-based assessments. Ovvero con l’ausilio della tecnologia. E’ il metodo meno usato e più innovativo, trovando facilmente resistenza per questo. Tuttavia, può essere quello più interessante. Anche se usare un software, percepito come complesso e nuovo, può andare incontro a scetticismi all’inizio, questa opzione semplifica il processo di valutazione e rende l’output molto più utile.
Un metodo in particolare è il “Game-Based approach”. Questo si differenzia per trasformare una noiosa e complicata valutazione in un gioco facile e divertente. Grazie a software sviluppati appositamente, a metodi comprovati e facendo interagire le persone con dei “giochi” progettati su misura, gli esperti possono ottenere dati comparabili e specifici sulle soft skills. Ovviamente, i ricercatori avrebbero ancora un ruolo fondamentale. Spiegare, condurre, analizzare il processo, che decisamente non è uno sciocco giochino per telefoni.
UN PUNTO DI PARTENZA PER MIGLIORARE LE PERFORMANCE
La valutazione delle soft skills, però, può dare solo un punto di partenza per migliorare le performance. Ci sono certamente dei vantaggi immediati però. Capire i punti di forza e debolezza, aiutando i manager a ottenere il meglio da se stessi e dai propri dipendenti. Come anche poter selezionare i candidati migliori. Tutto questo è sufficiente per avere un ritorno sulle risorse impiegate. Tuttavia, il vero obiettivo sarebbe usare questa valutazione come un’indicazione.
Lavorando sui problemi del proprio team, un leader andrebbe a migliorare la competitività dell’organizzazione. Formazione, apprendimento e sviluppo delle soft skills è il reale obiettivo finale.
SVILUPPARE LE SOFT SKILLS DI LAVORATORI E LEADER
Con le soft skills sempre più importanti, queste rappresentano una grande opportunità. Le imprese dovrebbero dunque valutare la possibilità di formarle. Questo, però, incontra spesso una certa resistenza. Quindi, ne vale davvero la pena?
PERCHE’ MIGLIORARE LE SOFT SKILLS
Il “soft skills training” non è particolarmente conosciuto. Può però portare molti miglioramenti per l’azienda. Abbiamo già discusso dell’importanza delle soft skills, e di come, quindi, un loro sviluppo o, ancora meglio, formazione dove mancano, può davvero migliorare le performance aziendali.
Ci sono, in ogni caso, dati ancora più specifici e convincenti. È comprovato che ci sia un legame tra soft skills e performance lavorativa (Izadikhah et al. 2010). Ma, in particolare, più i lavoratori migliorano e imparano le soft skills, più tendono a sviluppare un’attitudine positiva verso il loro lavoro
Il loro esercizio è importante anche per i manager. Pure i migliori leader possono ancora migliorare le proprie abilità, senza dubbio. Le soft skills contribuiscono alla performance lavorativa dei manager in termini di decision making e problem solving (Weber et al. 2009). Dunque, sviluppare queste skill specifiche aiuta l’intera organizzazione.
Uno studio congiunto delle Università di Boston, Harvard e del Michigan fornisce ulteriori evidenze. Questo suggerisce che la formazione delle soft skill in area di problem solving e comunicazione aumentano la produttività e la ritenzione dei lavoratori del 12%, con un ROI del 250%, decisamente molto interessante.
Il report di Deloitte (2016 Global Human Capital Trends) rinforza anch’esso l’argomento. Implica però, in aggiunta, che la loro formazione aiuterebbe anche la creazione di una cultura organizzativa significativa.
DUBBI SULLA FORMAZIONE DELLE SOFT SKILLS
Il concetto di “soft skills training” si accosta a molti dubbi. I manager, specialmente di piccole imprese, si domandano, giustamente, se sia necessario. Costa, e soprattutto non si è sicuri dei risultati. Perchè una piccola o media impresa dovrebbe preoccuparsi di iniziare a formare le soft skills?
Il legame tra soft skills e miglioramento delle performance è, infatti, relativamente nuovo e non ancora realmente accettato. Quando si considera la formazione & sviluppo, le hard skills, piuttosto, sono la scelta. L’outcome è visto come più diretto. Sono percepite come più importanti. Queste comporta che le aziende sono restie a investire nella formazione delle soft skills per i propri dipendenti.
La conseguenza è che questa eccessiva fiducia nelle abilità tecniche e manageriali, a discapito di quelle umane o “soft”, può mettere a repentaglio la solidità dell’azienda nel lungo periodo (Muzio et al., 2007). Inoltre, concentrarsi solo sulle hard skills porta i dipendenti ad essere fortemente specializzati solo su specifiche task, e meno propensi all’iniziativa personale o a sviluppare relazioni efficaci.
Grazie allo sviluppo delle soft skills si può avere un solido ritorno. Di dimostrazioni se ne possono portare, appunto, tantissime. Il miglioramento performance lavorative, con conseguente incremento della competitività, è quello che ogni manager dovrebbe sempre avere in testa.
“La formazione delle soft skills è qualcosa di abbastanza nuovo, e alcuni potrebbero essere ancora scettici. Però, da esperta, ritengo debba essere considerata come una grande opportunità”
Szilvia Szlavitsek, Head of Accelium Hungary e Responsabile della formazione e degli eventi aziendali di ITL Group.
OPPORTUNITA’ INNOVATIVE PER LA FORMAZIONE
Come per la valutazione, la tecnologia offre nuove e interessanti opportunità anche per la formazione. La “Gamification” della fase di apprendimento sta guadagnando rapidamente molta popolarità. Lezioni noiose o basilari non sono molto motivanti, difatti, per i dipendenti, e di conseguenze poco efficaci. É questa difficoltà nel creare un metodo efficace di apprendimento alla base della diffidenza verso lo stesso. I giochi risultano più intriganti nell’imparare. Molte ricerche sono state iniziate a riguardo, trovandone la conferma.
Un’azienda che si affida interamente al metodo game-based è Accelium. Questa, tra altre simili, si impegna per normalizzare questo nuovo concetto, e diffonderne l’utilizzo. Soprattutto tra le piccole-medie imprese. Le grandi aziende, infatti, hanno spesso già la loro piattaforma e sistemi personali per sviluppare questo approccio. L’Oréal è tra le aziende che ritengono che rendere la formazione “un gioco” porti a risultati di successo.
“Il gioco è uno strumento chiave che noi usiamo per interagire coi nostri dipendenti”
Eric de la Tour, Business Excellence director
VALUTAZIONE E FORMAZIONE GAME-BASED DELLE SOFT SKILLS
La valutazione e formazione delle soft skill può diventare un’opzione più interessante e fattibile, grazie all’approccio basato sul gioco. Accelium è una delle aziende pioniere in questo settore, e un sostenitore di questo metodo.
LA METODOLOGIA ACCELIUM
Accelium è stata fondata nel 1994, quando un team di esperti di giochi voleva espandere l’esperienza di “chess-mentoring” ad altri giochi di strategia, creando un potente strumento per l’apprendimento accessibile universalmente. Da allora, l’azienda ha raggiunto i 4.000.000 di studenti e 10.000 insegnanti.
Anche usando dei giochi per i propri servizi, Accelium ha un approccio serio ed accademico dietro tutto ciò. Il metodo Accelium è stato, infatti, testato in molti studi comparativi. In particolare, il Professor Donald Green della Columbia University ha confermato l’efficacia del processo,
Un mix di lezioni “out-of-the-box” uniche, giochi “smart” strutturati da esperti del settore e strumenti di analisi assicurano la migliore esperienza possibile.
Accelium Technology (in Inglese) da Accelium su Vimeo
LE OPPORTUNITÀ DI ITL GROUP PER LE AZIENDE
ITL Group ha visto nel metodo Accelium un’opportunità unica e innovativa in ambito Risorse Umane. Questa è diventata realtà grazie a Szilvia Szlavitsek, Head of Accelium Hungary e Responsabile della formazione e degli eventi aziendali di ITL Group.
ITL Group può, quindi, offrire vari servizi specifici, basati su questo nuovo metodo. Questi possono dare una nuova prospettiva per le aziende e le persone alla ricerca di un sistema di formazione e valutazione moderno ed efficace.
In particolare, i servizi offerti da ITL Group sono:
- Accelium Pro: programmi di formazione aziendale immersivi: consistono in workshops, smart games, incontri individuali e coaching. Aiuta i lavoratori a sviluppare abilità dinamiche decisionali, di pensiero e di risoluzione dei problemi, diventando più metodici e resilienti.
- 360 Valutazione: La più avanzata tecnologia di Accelium per permettere di capire a pieno come le persone, allinterno dell’organizzazione, pensino ed operino.
- Talento e reclutamento gamificato: Un processo di reclutamento sempre più diffuso per selezionare i migliori candidati possibili. Dei test “game-based” forniscono un report multidimensionale per ciascun candidato.
Per saperne di più, é possibile contattarci direttamente.
“La valutazione, reclutamento e formazione delle soft skills sono nuove per molti, ma sono diventati un argomenti di spicco in ambito di risorse umane. Proporle con un metodo innovativo ed efficace, in cui crediamo fermamente, rappresenta secondo noi una buona opportunità di miglioramento per le imprese”.
Szilvia Szlavitsek, Head of Accelium Hungary e Responsabile della formazione e degli eventi aziendali di ITL Group.