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Mercato immobiliare: panoramica dell’Europa Centro-Orientale nel 2020

Mercato Immobiliare Panoramica Dell’europa Centro-orientale Nel 2020

In Europa si è registrato un generale aumento dei prezzi delle case rispetto al 2019.  Nella maggior parte dei paesi europei però, in almeno uno dei quattro trimestri si è registrata una  riduzione, inevitabile e dovuta alla crisi economica innescata dal Coronavirus. Contrariaramente ad  ogni aspettativa, i paesi componenti il Visegrad group (Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia) sono  stati caratterizzati da un aumento dei prezzi delle abitazioni in tutti e 4 trimestri. La tabella seguente esprime una sintesi delle variazioni percentuali positive nei quattro trimestri del 2020.

Tabella 1– Variazioni percentuali positive nei quattro trimestri del 2020

Q1 Q2 Q3 Q4
Repubblica Ceca 1,8 1,7 2,6 2,6
Slovacchia 0,5 1,5 1,1
Polonia 3,6 1

I dati di Eurostat e OECD ci permettono subito di stabilire che la crisi economica del 2020 non ha avuto un effetto notevole sui paesi confinanti con l’Ungheria per quanto riguarda i prezzi delle case. Inevitabilmente ci sono delle differenze nelle variazioni ma in nessun caso c’è stato un vero e proprio abbassamento dei prezzi rispetto all’anno precedente.

Repubblica Ceca

Per quanto riguarda la Repubblica Ceca uno dei pochi settori che hanno segnato un aumento è stato  quello dei mutui. Gli investimenti in abitazioni sono sempre stati considerati sicuri ed efficienti. La Slovacchia ad esempio tra il primo e il secondo trimestre si nota un abbassamento del 3,5% dell’aumento dei prezzi prima vera chiusura avvenuta a causa della pandemia ha portato a compimento solo transazioni già in  corso ma il volume di tali investimenti è stato tale da far registrare un aumento dei prezzi rispetto allo  stesso periodo dell’anno precedente. Infatti il valore delle transazioni di abitazioni è passato da 23,5  miliardi di corone del primo trimestre 2019 a 27, 5 miliardi di corone dei primi tre mesi del 2020.

Nei successive trimestri non ci sono stati cambiamenti considerevoli. Durante l’estate il mercato  immobiliare ha continuato la sua ascesa e le previsioni di frenata per la seconda ondata di Covid sono  state tutte disattese. Complessivamente l’aumento del numero di abitazioni acquistate e il rincaro dei prezzi è stata una conseguenza dell’emissione sempre crescente dei mutui a scopo immobiliare con un valore totale di circa 250 miliardi di corone.

Questo discorso è stato valido particolarmente per Praga, che da sola rappresenta oltre il 60% del  mercato residenziale Ceco. Le varie limitazioni alla circolazione delle persone hanno certamente avuto  un impatto sugli investitori esteri, il cui peso era tuttavia in calo già prima della pandemia. É cresciuta  invece la disponibilità delle famiglie e delle imprese locali che, in linea con quanto successo anche  altrove in Europa, hanno reagito al coronavirus con una linea di condotta molto prudenziale. Un altro importante fattore che ha contribuito all’aumento delle compravvendite di immobili e quindi al rincaro  dei prezzi è stato il basso valore dei mutui ipotecari che ha reso facile l’accesso anche a chi non aveva i risparmi sufficienti per coprire l’intera transazione. 

Slovacchia

L’aumento dei prezzi delle case per la Slovacchia è stato determinato da fattori un pò diversi rispetto a  quelli della Repubblica Ceca. Infatti anche il trend è ben diverso. Il notevole 4% dei primi tre mesi è  stato determinato dal crescente numero di acquirenti di case in conseguenza dell’aumento dei salari,  dell’aumento della domanda e dei prezzi dei canoni di locazione, dell’aumento dei prezzi dei terreni  edificabili e dei tassi di interesse. In termini più precisi l’economia slovacca è stata oggetto di una vera  e propria crescita economica in tutti settori negli anni precedenti all’ evoluzione della pandemia e  questo ha determinato un aumento del costo della vita che inevitabilmente ha interessato anche il  mercato immobiliare. Tale trend crescente però è stato bruscamente frenato dalla pandemia. Infatti, anche se non si sono registrati valori negativi nei successivi trimestri al primo, le  percentuali di crescita dei prezzi delle abitazioni sono comunque stati molto inferiori rispetto a quelli  del primo trimestre.

Polonia

Anche in Polonia l’andamento dei prezzi delle abitazioni ha avuto valori crescenti rispetto al 2019. Il  motivo è da ricercare nel fatto che i Polacchi considerano l’investimento immobiliare sicuro. Inoltre  anche qui come in Slovacchia l’anadamento dell’Economia è stato molto positivo negli anni precedenti  il 2020 e quindi l’impatto negativo del Covid non è stato molto influente rispetto a quello di molti altri  paesi europei.

Grafico 4 – Differenze percentuali dei prezzi delle case nei quattro trimestri del 2020, rispetto al 2019, in rep. ceca, slovacchia e polonia

Cosa è successo nel quarto trimestre del 2020? Un confronto con il 2019 e con l’italia

Effettuando un confronto con il quarto trimestre dell’anno precedente e prendendo in considerazione i  paesi in esame è possibile mettere in evidenza i seguenti risultati:

Repubblica Ceca8,9
Slovacchia7,2
Polonia8,9
Italia1,6
Ungheria3,9

Osservando i dati esposti nella tabella precedente possiamo constatare che la crisi economica dovuta al Covid sia stata più influente in Ungheria e Italia. Per quest’ultima l’incremento è stato quasi nullo. Tale risultato è stato una conseguenza del fatto che in Italia, nell’anno della pandemia, si è registrata una percentuale di acquisto di immobili molto bassa. L’incremento è stato molto considerevole in  Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia, anche a causa del fatto che in questi paesi, come già detto, non  si è mai verificata un valore negativo dei prezzi. Il grafico seguente mette ancor di più in evidenza le differenze molto considerevoli dei paesi in questione:

Grafico 5 – Incrementi percentuali ottenuti mediante un confronto con il quarto trimestre dell’anno precedente

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