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Dati chiave dell’industria europea della plastica

The European Plastics Industry

La parola “Plastica” è stata originariamente definita come “flessibile e facilmente malleabile”. Il primo materiale plastico è stato creato a metà del 1800. Poi, la popolarità della plastica è cresciuta in tutto il mondo grazie al suo potenziale innovativo e alle caratteristiche eccezionali. I materiali plastici offrono diversi vantaggi, tra cui la capacità di produrli in serie, nonché la loro leggerezza, resistenza, rigidità e basso costo.

Le materie plastiche offrono soluzioni alternative alle esigenze, in continua evoluzione, della società. Oggi la plastica viene utilizzata per scopi molto diversi. La plastica, ad esempio, consente alla società di ottenere accesso ad acqua pulita, sistemi fognari adeguati, alimenti sicuri e igiene nelle strutture sanitarie.

Secondo PlasticsEurope, l’industria delle materie plastiche è classificata al 7 ° posto in Europa in termini di contributo al valore aggiunto lordo totale delle industrie (molto vicino all’industria farmaceutica e anche chimica). Il settore europeo delle materie plastiche comprende i produttori di materie prime plastiche, i convertitori e i riciclatori di plastica e infine i fabbricatori di macchinari negli Stati membri dell’Unione europea (28).

L’industria impiega circa 1,56 milioni di persone e comprende 55mila imprese nell’Europa. La maggior parte di loro sono piccole e medie imprese. Nel 2019, quasi 58 milioni di tonnellate di plastica sono state prodotte in tutta Europa (EU 28). La domanda europea di materie plastiche è stata di 50,7 milioni di tonnellate. Il fatturato europeo dell’industria è stato di oltre 350 miliardi di euro nel 2019. Il settore della plastica ha portato 28,5 miliardi di euro alla finanza pubblica e al Welfare Europeo.

La plastica è stata inizialmente creata come un mezzo per preservare la disponibilità di risorse naturali, come legno, metalli o avorio; tuttavia, ora i rifiuti di plastica mal gestiti sono una grave minaccia per il nostro ecosistema.

La maggior parte dei rifiuti di plastica viene generata nel  mercato “post consumer”, compresi i rifiuti di plastica industriali e agricoli, le materie plastiche raccolte nei quartieri residenziali e da clienti commerciali. Di solito i rifiuti di plastica pre-consumo vengono direttamente smaltiti e riciclati nelle fabbriche di plastica.

La plastica è un materiale che si può riciclare e riutilizzare praticamente all’infinito. Dobbiamo ripensare il nostro rapporto con i materiali che utilizziamo: come li produciamo, li smaltiamo e soprattutto come possiamo riciclarli per evitare il consumo di materiali vergini.

Secondo PlasticsEurope, 29,1 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica post-consumo sono stati raccolti per essere trattati in tutta Europa. Il grafico 1 mostra l’evoluzione del trattamento dei rifiuti plastici dal 2006 al 2018. 

Dal 2006 la quantità di rifiuti di plastica raccolta è aumentata del 19%. 

Nonostante la quantità di rifiuti di plastica smaltiti in discarica sia diminuita considerevolmente (del 44%), era ancora circa il 24,9% di tutti i rifiuti di plastica raccolti in Europa nel 2018. La quantità inviata al riciclo è raddoppiata dal 2006 al 2018. Mentre quella avviata al recupero energetico è aumentata del 77%. Nel 2018 il riciclaggio e l’incenerimento dei rifiuti plastici in Europa ha raggiunto rispettivamente il 32,5% e il 42,6%.

Grafico 1 – Trattamento dei rifiuti di plastica post-consumo in Europa, in milioni di tonnellate.

Fonte: PlasticsEurope, 2020.
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