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A chat with our alumni. ITL Group incontra Antonio CINUS

Chat With Our Alumni

ITL Group ha deciso di rincontrare i suoi e le sue ex tirocinanti nella serie “A chat with our alumni”. 

Oggi vi raccontiamo l’incontro con Antonio Cinus, che é stato tirocinante presso il dipartimento di ITL Marketing nel 2021
Stefania Arra, tirocinante di ITL Marketing nel 2023 ha moderato l’incontro, con la partecipazione di Irene Pepe, Marketing and communications manager di ITL Group.

Potresti presentarti, chi sei e cosa fai?

Antonio Cinus: Ciao a tutti, io sono Antonio Cinus, vengo da Cagliari e ho effettuato il tirocinio anch’io in ITL group nel 2021 da fine settembre, a poco prima di Natale dello stesso anno. 

Ero prossimo alla laurea in management e monitoraggio del turismo sostenibile, mentre precedentemente avevo già conseguito una laurea in economia e gestione aziendale, quindi era per me, questo tirocinio è stato una grande opportunità per poter scorpire un’altra nazione e anche dal punto di vista turistico, ma anche unire il marketing e l’economia che sono sempre stati oggetto dei miei studi.

Attualmente sono ricercatore, all’Università di Cagliari per un per un progetto che si basa sull’industria 4.0 che ha come obiettivo di portare le nuove tecnologie all’interno dei caseifici presenti nel territorio della Sardegna.

Siamo ancora nel bel mezzo del progetto, siamo siamo pronti ad andare avanti, ed a visitare anche durante l’estate i caseifici per capire a che livello sono e poter dare consigli per la loro evoluzione.

Il mio obiettivo futuro è quello di provare a lavorare all’interno del marketing del turismo, che sia analisi di dati, o creazioni di nuove opportunità e prima poi vorrò mettere in pratica la mia tesi, anche se non so se riuscirò mai, secondo me spaventa il dark tourism

Potresti raccontarci di più? Che cos’è il dark tourism di cui hai appena parlato?

Antonio Cinus: Sì, tra i miei obiettivi futuri c’è quello di trovare un lavoro all’interno del marketing turistico, soprattutto per  mettere in pratica quello di cui ho parlato nella mia tesi, ovvero il dark tourism, come nuova opportunità a livello di turismo in Sardegna. 

Il dark tourism sarebbe l’interesse del turista verso avvenimenti collegati al tema della morte, per esempio quando succede qualcosa di macabro o delle disgrazie che creano successivamente delle attrazioni stesse. 

Tra i casi si possono annoverare, per esempio, gli incontri tra i gladiatori. Sostanzialmente le persone assistevano ad uno spettacolo che prevedeva che qualcuno alla fine dello scontro moriva. 

Quindi già dai tempi antichi esiste questa attrazione nei confronti del macabro all’interno dell’uomo, anche se effettivamente se ne parla poco, a differenza dell’America in cui il tema va veramente di moda, creano dei veri e propri tour o degli eventi che riguardano il dark tourism. 

In Sardegna si possono andare a creare dei tour che riguardano le miniere o comunque città abbandonate, avendo tantissime leggende, come ad esempio la stessa Cagliari è fondata su una leggenda, quella della Sella del Diavolo.

Sono delle opportunità che si dovrebbero cogliere al volo per destagionalizzare il turismo e togliere quell’immagine, che la maggior parte delle persone ha della Sardegna, che sia un luogo esclusivamente di mare, quando in realtà abbiamo anche tantissime altre cose.

quali aspetti dell’azienda ITL Group ti hanno maggiormente interessato durante il tirocinio? in che modo hai approfondito la tua conoscenza e il tuo interesse in questi ambiti?

Antonio Cinus: Il primo aspetto che mi ha colpito da subito è stata l’organizzazione, già dal primo giorno sapevamo cosa fare dopo il primo tour, non si perdeva tempo. 

Inoltre, avendo fatto il tirocinio nel periodo in cui stava cambiando il sito Internet, c’è stato un grande lavoro da fare. Questo è stato un argomento che mi è interessato particolarmente, dato che oltre che aver studiato economia, sono iscritto all’albo dei giornalisti e pubblicisti, e quindi è stato importante poter vedere la creazione del nuovo sito Internet, dovendo anche aumentare la produzione di articoli da pubblicare. 

Inoltre per me è stato fondamentale anche il fatto che il sito sia stato creato in più lingue, perché non avendo avuto grandi studi pregressi di inglese, uno dei miei obiettivi del tirocinio in Ungheria era quello di cercare di mettermi in gioco con una nuova lingua, ed il fatto di aver scritto anche articoli in lingua inglese mi è stato molto di aiuto. 

A proposito delle prospettive di carriera, in che modo pensi che il tirocinio abbia influenzato le prospettive della tua carriera? Hai avuto magari una visione più chiara del tipo di lavoro che desideri svolgere, oppure dell’ambito in cui desideri specializzarti? 

Antonio Cinus: Il tirocinio ad ITL Group è stato per me fondamentale perché ho appreso delle nuove skills, e sono riuscito a mettermi in gioco, sia a livello di team, per la necessità di coordinarsi con le diverse aree, sia a livello di lingua.

È importante anche per la carriera che intraprenderò, qualsiasi sarà l’ambito, perché ITL Group rappresenta una buona azienda agli occhi degli altri, sia il fatto di aver svolto un’esperienza all’estero che dà visibilità, infatti al giorno d’oggi le aziende valutano molto positivamente il fatto di aver vissuto all’estero, e poi perché è una tra le aziende più importanti a Budapest e quindi per me è un vanto averne fatto parte e poter inserire questa esperienza all’interno del mio curriculum.

Irene, essendo dalla parte di chi assume o di chi sceglie i tirocinanti, come può influire nella selezione aver fatto un’esperienza all’estero? Ritieni che questo sia  fondamentale?

Irene Pepe: Secondo me influisce moltissimo, anche nella mia carriera è stato un elemento importante, ovviamente dipende dai lavori di cui stiamo parlando, però generalmente aver svolto un’esperienza all’estero implica l’essersi messi in gioco su più piani, quindi ti trovi davanti una persona che è già uscita dalla famosa comfort zone, che ha dovuto affrontare le piccole sfide della quotidianità, come diceva giustamente Antonio in Ungheria, anche la lingua può essere una sfida non indifferente e secondo me è un’esperienza che viene guardata in un curriculum. 

Per quanto riguarda i tirocinanti non è un prerequisito essenziale, ma speriamo infatti che il nostro tirocinio diventi una di quelle esperienze di cui il tirocinante o la tirocinante può essere orgoglioso nel proprio curriculum e nella propria esperienza di vita. 

Quindi sono molto contenta, grazie Antonio per quello che hai detto.

Economia.hu è stato sicuramente arricchito dalla tua presenza come giornale online sull’Ungheria, e anche il sito di ITL Group, ovviamente non la parte ungherese, ma su quella ci stiamo ancora lavorando. 

Antonio Cinus: A proposito di questo, avendo fatto il tirocinio dopo la fine degli esami ma prima di essermi laureato, col senno di poi forse sarebbe stato meglio laurearmi prima e fare più tempo all’estero, perché io ho fatto tre mesi, ma magari facendolo dopo avrei potuto allungare il periodo e fare un’esperienza ancora più ricca

Irene Pepe: Sono d’accordo, sarebbe stata sicuramente bello averti per più tempo, tre mesi sicuramente meglio di uno e sono contenta che sia andata così, però tornando indietro non sarebbe stato male. 

Antonio, Raccontaci se hai avuto l’opportunità di creare una rete professionale durante il tirocinio. hai mantenuto dei contatti con le persone che hai incontrato qui? in che modo questa rete ti ha aiutato nella ricerca di un lavoro o dello sviluppo della tua carriera?

Antonio Cinus: Si, sono stato fortunato perché ho avuto l’occasione di collaborare con un altro partner di ITL Group, Sfumature di Budapest e il sito di Viaggio a 360, con cui ho avuto l’opportunità di conoscere maggiormente il lato del marketing turistico, perché si occupa appunto di organizzare dei tour all’interno della città di Budapest sopratutto per turisti italiani, molto presenti nella città di Budapest.

Non solo ho visto questi tour, ho avuto anche l’opportunità di scrivere articoli a riguardo e di continuare ad arricchire il mio bagaglio culturale, unendo quello che ho studiato e quelle che sono le mie passioni, ovvero il marketing, il turismo e anche il viaggiare.

Ho tenuto dei contatti, sia con Aron, di Sfumature di Budapest, sia con Irene, ma anche con alcuni colleghi che ormai definiscono amici, che hanno svolto tirocinio con me in quel periodo. 

quali consigli daresti ad altri tirocinanti che stanno per iniziare un’esperienza simile alla tua nella nostra azienda?

Antonio Cinus: Il primo consiglio è sicuramente quello di cercare bene l’alloggio quando si va a Budapest, consiglio di andare a Budapest e verificare dal vivo che esista l’appartamento che si vuole affittare, quindi arrivare uno o due giorni prima delll’inizio del tirocinio, stare in un B&B e cercare la casa e chiudere il contratto solo una volta che si è qui a Budapest.

Un altro consiglio è quello di godersi non solo l’avventura all’interno di ITL Group, ma anche di godersi la città al di fuori dell’azienda, girare, scoprire cose nuove, fare network anche con gli stessi colleghi, perché vedersi al di fuori del posto di lavoro permette di scoprirsi di più e di creare dei legami di amicizia che vanno oltre il rapporto lavorativo. 

Inoltre consiglierei, a chi ha l’opportunità, di stare più a lungo rispetto ai tre mesi, però viversi, sia un mese sia tre mesi, al massimo sia a livello aziendale che fuori. 

Irene Pepe: Grazie mille Antonio per aver partecipato a questa Chat with our Alumni, Speriamo di mantenere attivo il network di ex tirocinanti di ITL Group e soprattutto, visto che come dicevi tu molti adesso sono colleghi e professionisti e non solo più studenti, di vedere anche come questo possa contribuire ai diversi percorsi professionali.

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