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Analisi delle aziende italiane fondate in Ungheria nel primo semestre del 2023

Imprese Italiane In Ungheria

In collaborazione con ITL Study Center, pubblichiamo una panoramica delle aziende italiane fondate in Ungheria nel primo semestre dell’anno 2023. Nel presente articolo, le imprese in questione vengono riportate in grafici e filtrate in base a città di attività, tipologia di attività condotta e regione italiane di provenienza del fondatore.

L’obiettivo dell’analisi è consentire una categorizzazione rigorosa ed una individuazione agevole delle aziende italiane attive nel tessuto imprenditoriale ungherese.

Saranno infine riportate brevi riflessioni in merito alle possibili cause delle variazioni nel trend oggetto d’esame.

Aziende italiane nate nel primo semestre

55 aziende italiane hanno aperto le proprie attività commerciali in Ungheria durante il primo semestre del 2023. Dai dati forniti, possiamo osservare come, nel primo semestre, il mese con il più alto numero di registrazioni sia stato gennaio, con un totale di 13 nuove aperture. Rispetto al primo semestre del 2022 si registrano 19 aperture in meno.

Per il resto del semestre, si è registrato un numero di nuove aperture compreso tra 8 e 10, ad eccezione del mese di aprile, con 6 nuove aziende aperte, fin qui il dato più basso dell’anno.

Settore operativo delle aziende italiane in Ungheria

Osserviamo inoltre la distribuzione delle nuove aziende per settore operativo

Stanti le categorizzazioni del Governo ungherese (armonizzate al sistema europeo NACE Rev.2), il settore con il maggior numero di nuove aziende aperte risulta essere “Commercio all’Ingrosso e al Dettaglio e Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” (Sezione G) con un totale di 20 nuove imprese, segue il settore delle “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” (Sezione M) con 11 nuove aziende su un totale di 55 nuovi investimenti.

Ad aver registrato tre o più nuove attività sono stati i seguenti settori, in ordine decrescente:

  • 4 Attività amministrative e di servizi di supporto (Sezione N)
  • 3 Costruzioni (Sezione F)
  • 3 Attività Manifatturiere (Sezione C)
  • 3 Servizi di informazione e comunicazione (Sezione J)
  • 3 Attività Artistiche, di Intrattenimento e Divertimento (Sezione R),

Altri settori con una presenza significativa di nuove aziende includono:

  • 2 Attività Immobiliari (Sezione L)
  • 2 Servizi di Alloggio e di Ristorazione (Sezione I)
  • 1 Attività Finanziarie ed assicurative (Sezione K)
  • 1 Trasporto e magazzinaggio (Sezione H)
  • 1 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (Sezione D)

I dati indicano una distribuzione variegata dell’apertura di nuove aziende nei diversi settori operativi, con alcuni settori che attraggono un maggiore interesse imprenditoriale rispetto ad altri. Tali tendenze forniscono informazioni importanti sulle tendenze economiche e imprenditoriali nel contesto specifico e sulle prospettive di crescita percepite.

Il settore G, il più numericamente consistente (20 aziende), è statisticamente suddiviso in Automotive; Ingrosso ed Intermediari al Commercio e Commercio al Dettaglio.

Il commercio all’ingrosso e l’intermediazione commerciale è la categoria di riferimento per il 65% delle aziende aperte nell’ambito della Sezione G (13 su 20), segue il commercio al dettaglio con 4 nuove attività ed il settore dell’automotive con 3.

Aziende italiane fondate in Ungheria per città

Ad attirare principalmente gli investitori italiani in Ungheria è la città di Budapest, capitale e centro economico-commerciale del paese. Quasi il settanta percento (38 su 55) delle nuove attività commerciali italiane fondate nel 2023 ha scelto Budapest come centro operativo.

Segue con distacco (3 su 55) la città di Kecskemét, ottava città in ordine di grandezza dell’Ungheria, capoluogo della contea di Bács-Kiskun e già sede di un imponente progetto di investimento guidato dalla Mercedes-Benz Manufacturing Hungary.

Regione di provenienza

Dai dati forniti, è possibile trarre alcune osservazioni significative sulla provenienza dei manager fondatori. Tra le regioni di provenienza nel primo semestre sono rappresentate 13 regioni italiane su 20

La Lombardia spicca come la regione con il più alto numero di nuovi imprenditori attivi in Ungheria, con 10 nuove imprese in attività. Seguono l’Emilia-Romagna ed il Veneto, entrambe con 7 nuove aziende ciascuna ed il Lazio e la Campania con 6.

Regioni presenti con un numero limitato di nuove aziende sono: Abruzzo, Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte Sardegna e Toscana, tutte con 5 o meno nuove attività. A non aver registrato alcuna azienda di nuova apertura in Ungheria nel periodo analizzato sono Basilicata, Molise, Puglia, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Umbria e Val d’Aosta.

I dati suggeriscono una distribuzione disomogenea dell’apertura di nuove aziende in Italia, con maggiori connessioni tra l’Ungheria e le regioni italiane più popolate ed economicamente attive.

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