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Confindustria Ungheria: Intervista ITL Group

Ci può presentare ITL Group? 

ITL Group è una Società di Servizi che si è affermata come punto di riferimento per gli operatori esteri e in particolare italiani che desiderano investire nel mercato ungherese. Quando un investitore sceglie un nuovo paese, ha solitamente bisogno di servizi classici per avviare la sua attività, come la costituzione della società, i servizi di contabilità, i servizi fiscali, i servizi legali, la ricerca del personale, la ricerca di un immobile per l’attività, e così via. La nostra azienda, fondata nel dicembre del 1995, è diventata nel corso degli anni un punto di riferimento nel mercato. Oggi siamo il decimo studio più importante del paese nel settore della contabilità e ottavo nel servizio di payroll. Contiamo circa 80 collaboratori specializzati in nove ambiti di competenza, e dopo l’acquisizione di un altro noto Studio contabile nel 2021, abbiamo acquisito una posizione di rilievo nel settore contabile per il mercato degli investitori francesi in Ungheria.

Sono giunto a Budapest quasi casualmente nel 1992 per trascorrere uno stage presso un gruppo di consulenza inglese: sono rimasto affascinato da questo mercato dinamico e in forte trasformazione e dopo trent’anni vivo ogni giorno con passione, raccogliendo soddisfazioni dalla mia avventura.

Quali sono le relazioni dell’azienda tra Italia e Ungheria?

Tramite gli svariati progetti che ho potuto sperimentare, ho imparato a vivere in modo intenso la relazione vivace tra i due paesi. Con soddisfazione, ITL Group ha anche ricevuto importanti riconoscimenti dalle autorità di entrambi i paesi, a confermare quell’entusiasmo genuino che non abbiamo mai perso: mettere l’Italia al centro delle nostre relazioni, creando un ponte di rapporti umani, culturali ed economici che hanno portato grandi risultati. Molti degli investimenti italiani in Ungheria sono transitati attraverso il nostro ufficio, e ci sentiamo dunque di aver contribuito in modo attivo allo sviluppo delle relazioni bilaterali.

Quali sono state alcune delle sfide principali che lei e l’azienda avete affrontato, come le avete superate? 

Sono arrivato in un’epoca di cambiamento politico, economico e culturale, un clima caratterizzato da una scuola di conflittualità e di problem solving a livello locale. Ritengo che le chiavi del nostro successo siano state la nostra dedizione, disponibilità e flessibilità, arricchite dai valori etici che hanno sempre guidato il nostro lavoro. La nostra operatività è costantemente influenzata dai cambiamenti normativi e dalla trasformazione del sistema fiscale del paese. Siamo dunque obbligati ad introdurre ogni anno nuovi sistemi per aggiornare e semplificare il lavoro amministrativo e fiscale.

Ad oggi la più grande difficoltà è quella di selezionare continuamente nuovi professionisti qualificati e disponibili sul mercato per continuare il nostro percorso di crescita.

Come vede l’evoluzione del suo lavoro e dell’azienda in futuro? Prevede l’espansione in altri paesi?

Il futuro di ITL Group è stabile in Ungheria e cercheremo di crescere e migliorarci ogni anno di più. Ritengo che non ci sia molto spazio di ingresso nei  paesi limitrofi, in quanto, così come siamo riusciti in questi trent’anni a costruire una posizione di leadership su questo mercato, riteniamo che su ogni altro mercato dell’area geografica circostante ci siano altri leader di mercato e dovremmo solo crescere per acquisizioni. L’apertura di nuove sedi in paesi limitrofi, non avrebbe forse un peso specifico rilevante..

Che consiglio darebbe agli operatori italiani interessati ad investire in Ungheria?

Dare consigli agli operatori italiani interessati ad investire in Ungheria è il nostro lavoro di tutti i giorni. Non esiste un consiglio univoco, ogni situazione va analizzata singolarmente. Alle volte arriviamo addirittura a sconsigliare di investire in Ungheria quando non ci sono i presupposti necessari. Quando invece  lavoriamo con clienti qualificati che hanno una buona progettualità, ci assicuriamo che ci siano risorse umane disponibili sul territorio, che i costi energetici siano pianificati correttamente e che ci sia un’adeguata incentivazione. Questi elementi sono fondamentali per garantire l’operatività dell’azienda sul territorio stesso. Di conseguenza, ogni giorno ci impegniamo a dare consigli basati sulla nostra esperienza maturata in trent’anni di attività e sulle nostre convinzioni, senza cercare di vendere nulla di inesistente.

Come bilancia il suo successo professionale con la vita privata ed il benessere personale?

L’equilibrio tra vita personale e lavorativa non è sempre facile: mi trovo spesso e volentieri a dover gestire il lavoro anche durante vacanze e fine settimana, per vocazione e passione. Per questo ho deciso di cedere la gestione operativa quotidiana dello Studio e di affidarla ad una delle mie più valide e fidate collaboratrici storiche, per concentrarmi di più sullo sviluppo della parte strategica e delle relazioni esterne, che rappresenta l’area in cui riesco ad esprimere al meglio le mie competenze. Mi definisco un osservatore: positivo, curioso per natura… è difficile dunque frenare la fame di sapere e la capacità creativa/progettuale che mi contraddistingue. Temo dunque di essere uno dei “condannati a fare”, ma senza rimpianti!

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