Sono noti i vantaggi di investire in Ungheria, per cui sempre più aziende straniere scelgono di farlo. Fino al 2019 abbiamo assistito ad un trend molto forte: in Ungheria apriva quasi un’azienda al giorno, quindi tra le 20 e le 30 imprese italiane ogni mese.
Dall’avvento della pandemia, l’Ungheria è riuscita a far ripartire la propria economia dal secondo semestre del 2020 e, secondo le previsioni, il 2022 dovrebbe registrare un incremento del PIL (continua a leggere qui per un approfondimento sulla crescita economica ungherese).
Vedremo quale sia stata la tendenza nella costituzione delle aziende italiane in Ungheria. Nel 2020 si è registrato un calo del trend degli investimenti italiani nel Paese, legato alla crisi economica e incertezza causate dalla pandemia.
Nuove disposizioni di Compliance
Inoltre abbiamo assistito anche ad un irrigidimento importante del compliance del sistema bancario a livello europeo: sono state inserite una serie di nuove norme che hanno reso obbligatorio validare il modello economico, i soci, amministratori/trici delle varie aziende. Anche questo ha influito sul calo del 2021 rispetto al 2020: nella prima metà del 2021 troviamo 85 nuove aziende italiane in Ungheria, rispetto al primo semestre del 2020 in cui ne troviamo 107.
Per quanto riguarda la seconda metà del 2020, sono state costituite 84 aziende, mentre nel secondo semestre del 2021 le imprese costituite sono state 87, per un totale di 191 nuove aziende nel 2020 contro le 172 del 2021.
Previsioni per le nuove aziende italiane in Ungheria
La previsione non è delle più ottimistiche per i prossimi uno o due anni, tant’è che in questi primi mesi del 2022 cominciamo a vedere un calo rispetto ai dati del 2020-21. Il mercato ungherese, e in particolare Budapest, dovrebbe giungere ad un punto di stabilizzazione rispetto al numero di aziende: si pensa che dalle 10 alle 15 al mese potrebbe essere un flusso realistico di attività che arriveranno sul mercato, ricordando che la maggior parte sono piccole aziende.
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